...tante finestre differenti, come lo sono fra loro gli esseri umani e i loro punti di vista sul mondo.

Le finestre spalancate da

Mi sia consentito il dire

Nel 1892, appena compiuti sei anni, mia nonna Seta seguì tutta la famiglia che emigrava in Brasile, a lavorare in una piantagione di caffè.
Durante il viaggio, nacque un fratellino, e, siccome il bastimento si chiamava Edilio Ragio, a lui venne dato il nome di Edilio.



Tantissimi anni dopo, oramai anziana, amava raccontare della frutta esotica che aveva scoperto : ananas ( bakasì ), cocco, manjoca, banane,  delle bestie feroci che le facevano paura, e dei serpenti che si insinuavano persino nella loro capanna.
La vita era durissima, e lei ricordava con orgoglio quella volta in cui , ancora bambina, aveva saputo riportare a casa il fratello Pepp, arrestato dagli sgherri del padrone perchè colpevole di un piccolo gesto di ribellione.

Più di dieci anni dopo, tornarono tutti quanti al loro paese. Mentre i suoi genitori aprivano, con i pochi soldi avanzati, un' osteria, lei portava tutti i giorni da mangiare e da bere agli operai che stavano costruendo la nuova strada ferrata.

La ferrovia
acrilici su faesite cm 50x70
di Giada Ottone

Quella stessa ferrovia che ora, dichiarata "ramo secco", è stata dismessa.
Dopo, mi sia consentito il dire, più di centodieci anni di onorato servizio.


Costantino


 

64 commenti:

Costantino ha detto...

Anzitutto un grazie a Giada ( autrice, tra l'altre del dipinto ) per la sua consueta insostituibile assistenza.

Ambra ha detto...

Quanta malinconia nel tuo "dipinto"! Davvero di un'intimità incredibile, che la forza del ricordo stempera in immagini dolcissime e piene di nostalgia.

Fulvia ha detto...

I lavori di Giada sono dei capolavori e anche il racconto è molto bello!

Tomaso ha detto...

Caro Costantino eccomi qui, sono veramente rimasto colpito da questo blog, racconta delle cose del passato, ciò che a me piace tanto.
Leggendo ho notato che accennava alla ferrovia, mi aveva un po disorientato, poi capi che si trattava di molti anni fa.
IO sono stato in Brasile e avevo costatato quasi con meraviglia che non esistono
lunghe l'inie ferroviarie, vedovo solo della grandi stazioni da autobus che facevano lunghissimi tratti fino nelle capitali degli altri stati del sud America.
Ora ti ringrazio di avermi consigliato questo bellissimo blog.
Tomaso

Costantino ha detto...

Ambra, sìricordi, piccoli, semplici, genuini, rivissuti attraverso i racconti fsatti da una persona cara ed unica a quel bimbetto capriccioso ma attento della foto.

Cuore di Sedano, senza i dipinti di Giada e la sua assistenza tecnica non avrei mai potuto affacciarmi al fantastico mondo dei blog. Grazie, un saluto.

Tomaso, grazie caro amico per essere passato ed aver lasciato un sentitissimo commento.
La linea ferroviaria in questione è la linea Arona-Santhià.

Unknown ha detto...

Che bel racconto dolce e malinconico. I ricordi sono la cosa più importante che abbiamo, spesso mi chiedo cosa sarebbe un uomo senza i suoi ricordi e mi rispondo che certamente sarebbe un 'anima mutilata.
Grazie dell'invito a visitare questa bellissima casa.
Buona serata, Antonella

Costantino ha detto...

Grazie Antonella, i ricordi sono un bagaglio irrinunciabile della nostra vita.

Adriano Maini ha detto...

Uno spaccato di storia italiana,tra l'altro molto comune qui in Liguria, narrato con sobrio lirismo.

Marshall ha detto...

Un dipinto in parole, il tuo! Un dipinto con la patina del tempo passato, di storie d'emigranti, di scoperte, di ritorni, di racconti....Bellissime immagini in parole!

Francesca ha detto...

Seguirti nei tuoi ricordi...mi piace tanto! Come sempre Giada realizza dei bei dipinti come questo paesaggio! Caro Costantino quando vi e' possibile aspetto te ...Giada e Ale in Sicilia....cosi'vi faccio conoscere altri posti!
Un caro abbraccio ... e buon venerdi'!
Bello questo blog...!!!

Luigi ha detto...

molto poetici, come sempre, i tuoi racconti Costantino!!!

ale ha detto...

I tuoi racconti sono sempre tanto piacevoli, Costantino! Nei tuoi ricordi c'è sempre un'atmosfera così delicata e gentile!

Costantino ha detto...

Adriano, certamente, una storia di emigrazione e di sacrifici.
Gli emigranti hanno contribuito a "fare" l'Italia.

Francesca, grazie a nome anche di Giada. E la Sicilia è così bella...

Luigi,ti ringrazio e ti invio un grande saluto.

Alessandra, sono le mie origini ed i prodromi della mia vita.
Sono felice del tuo apprezzamento, a cui tengo particolarmente.

Elio ha detto...

Ciao Costantino, come vedi ho subito accettato il tuo invito e, visto il post, non me ne pento affatto. Alcuni membri della mia famiglia sono emigrati in Germania (cosa tipica dei Veneti) e quindi posso capire cosa potessero aver sofferto i tuoi antenati.
La tua storia, inoltre, mi fa venire in mente il film "C'era una volta l'West" dove Claudia Cardinale porta da bere agli uomini che stavano costruendo la ferrovia.
Vorrei aggiungere che mi piace lo stile da te usato nel raccontare, sembra di essere nell'azione. Un caro saluto.

Carmine ha detto...

la vita da emigranti per lavoro è dura ed una vota c'era uno spirito di sacrificio di grande spessore, qunado leggo dei ragazzi che devono emigrare anche oggi mi fa un po tristezza

nanussa ha detto...

dev'essere stata veramente una vita di forte sacrifici quella degli emigranti!!
bellissimo racconto di vita!!

ciao costantino sereno weekend!! :)

Nicolanondoc ha detto...

Una vita così ridimensiona tutti i problemi che spesso ci poniamo. Un abbraccio Rosy e Nicola.

Costantino ha detto...

Elio, sono orgoglioso del tuo apprezzamento.Quel bimbetto che c'è nella foto, e che ero io, ascoltava con grande interesse i racconti della sua nonna.Mai avrebbe pensato, allora,che a sua volta li avrebbe scritti e in qualche modo tramandati.

Carmine, vita dura quella degli emigranti e, come bene sottolinei,è un fenomeno anche di oggi.

Nanussa, è stato per me emozionante scrivere queste righe, dettate dal ricordo e dall'affetto.

Rosy e Nicola, proprio così.Un grande saluto,Costantino.


Carolina ha detto...

Caro amico Costantino,
poetica nostalgia, malinconia... cari ricordi. Dipinto e storia de tenerezza meravigliose, ma dura come de tutte inmigranti... trasmette molta emozioni, e riporta le memorie di una vita intensa. Complimenti!

il monticiano ha detto...

La bellezza e la dolcezza di questo ricordo emozionano chi legge e quel dipinto di Giada, bellissimo, arricchisce ancora di più la storia.

Gabry ha detto...

Un aquerello dipinto con tinte tenui da cui traspare però la cruda vita di quei tempi.
Mi hai fatto emozionare Costantino....Bravo!

Costantino ha detto...

Carolina, malinconia,orgoglio,vivido ricordo.

Grazie Aldo, da parte di Giada e mia.

Gabry, un carissimo saluto, tinte tenui ed un po' di emozione nel raccontare.

erborista1 ha detto...

Ciao Costantino,certo che quelli erano altri tempi e non ci si lamentava affatto.Buona giornata

Censorina ha detto...

Da poco tempo ho visto una telenovela brasiliana molto commovente. Il tuo racconto me la ha fatta ricordare. E noi ci lamentiamo...
Paola

carmen ha detto...

Ciao Costantino, è sempre piacevole leggere i tuoi racconti e questo poi è particolarmente commovente!
Buona domenica!
Carmen

Gianna ha detto...

Quanti sacrifici, caro Costantino...

L'angolo di raffaella ha detto...

Bellissimo questo ricordo... pieno di malinconia e tanta costanza. E' bello leggerti
Buona domenica

Costantino ha detto...

Un grazie a Erborista,Censorina,Bilibina,Gianna, Zicin. Mi onora il vostro apprezzamento, che estendo anche a Giada per la collaborazione e per il dipinto.
Buona domenica,Costantino.

Felinità ha detto...

La malinconia del tempo che passa e scolorisce le cose, ma il ricordare come fai tu, impedisce che si cancellino. Infiniti miagolii affettuosi.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Racconto molto emozionante e complimenti a Giada per il dipinto.

l'alternativa ha detto...

Molto bello e coinvolgente il tuo racconto, direi prezioso come il bel quadro di Giada. Un abbraccio
Emi

Serena Bucci ha detto...

Ciao Costantino, grazie per la segnalazione di questo particolarissimo blog. Stupende le finestre che affacciano sul mondo e la tua in particolare su scorci di vite vissute, con amore, dedizione, sacrificio, dolcezza ... Il dipinto di Giada è bellissimo ed evocativo. Complimenti a tutti e due.
Ti ringrazio molto per essere passato a farmi visita. Ciao, Serena

Tiziana ha detto...

I racconti degli emigranti sono sempre struggenti e splendidi. Tutti meritano di essere ricordati! Com'è bello il nome della tua nonna.
A presto, Tiziana

Roscio ha detto...

Ciao Costantino, bella iniziativa quella di un blog condominiale. La tua finestra, come sempre, si apre su un panorama poetico realizzato con colori nostalgici. Un abbraccio

Ninfa ha detto...

Un finale amaro, i tempi cambiano e quel tratto di ferrovia così vitale nell'aquarello di Giada e nel tuo ricordo, è purtroppo diventato un ramo secco... Il tuo racconto è davvero un bell'affresco familiare e la figura della nonna Seta spicca per generosità e coraggio. Bellissima la foto di voi due, ciao Costantino!

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

Un finale piuttosto triste che ci fa molto riflettere.
Chissà se queste testiomianze continueranno nel tempo...?
UN caro saluto e complimenti sempre a Giada per il dipinto che avevo già visto...e che avevo apprezzato
ciaoooooo

Costantino ha detto...

Felinità, possono toglierci la linea ferroviaria, ma i ricordi quelli no. non riescono a privarcene.

Cavaliere grazie da parte mia e di Giada.

Alternativa, prezioso il dipinto di Giada.

Costantino ha detto...

Serena, tante finestre e tanti punti di vista, tra i quali, sommessamente, il mio.

Tiziana, è una emozione far rivivere nel ricordo una persona che mi ha voluto bene,con dedizione e spirito di sacrificio.

Roscio, sì, nostalgia e piacere unito ad orgoglio nel ricordare.
Come se fosse ieri.

Costantino ha detto...

Ninfa, quella foto,sgualcita e stinta, ha il privilegio dell'immagine di un tempo felice.

Carla, mi immagino vecchietto a cercare tra le sterpaglie le tracce dei binari di una ferrovia che appartiene alla storia, del passato purtroppo.
E Giada, concordo, è bravissima.

Leovi ha detto...

Muy interesante... excelente composición.

Costantino ha detto...

Grazie Leovi, buona serata.

angelo ha detto...

quando la cronaca diventa poesia...

Katya ha detto...

Sembra una telenovella eppure è un vissuto che fa riflettere.... Giada è una vera artista!!! Un abbraccio

Costantino ha detto...

Grazie Angelo,buona serata!

Katya, rigorosamente vissuto che fa riflettere.
Grazie per essere passata, a presto.

Gabriella ha detto...

Costantino, che bella questa esperienza di vita e brava a Giada per questo intenso acquerello.

Sneyder C. ha detto...

Cuantas historias tienen para contar las personas que emigraron…son recuerdos que están llenos de melancolía y ternura.
Despierta emociones y nostalgia tu post y tu pintura.

Un cálido abrazo

Hiperica di Lady Boheme ha detto...

Un racconto struggente che fa riflettere!!! Grazie per il magnifico post!!! Un abbraccio

Ligeja ha detto...

Ciao Costantino! Auguri per questo nuovo blog! E' un racconto bellissimo ed emozionante... E tutti i miei complimenti a Giada per il suo dipinto!
Un abbraccio

Marina Filgueira ha detto...

¡Hola Costantino!

Sabes que me he emocionado? Al leer Esta preciosa y a la vez triste historia! Mientras iba leyendo, comencé a recordar una película que he visto hace ya mucho tiempo, donde llevaban la gente en barcos y en condiciones infrahumanas! Como esclavos para trabajar en países lejanos.

Bonita estampa la abuela de la seda, la pintura de acuarela es linda, pero lleva la tristeza de en que la vida fue muy injusta.

Gracias por compartir esta historia que llega al corazón de las personas sensibles.
Mi felicitación por este nuevo rincón y por tus letras siempre agradables.
Te dejo un besito, mi gratitud y mi estima. Se muy feliz.

Costantino ha detto...

Gabriella,Sneyder, Paola, Ligea un ringraziamento per il vostro apprezzamento da parte mia e di Giada.

Costantino ha detto...

Marina , onorato per il tuo gradimento a questo mio piccolo post di ricordi.

Sciarada ha detto...

Ciao Costantino, sentirti raccontare la vita di tua nonna è un'emozione che prende il cuore!

Fabipasticcio ha detto...

Il modo leggero con cui racconti la Storia è impagabile , è sempre un viaggio meraviglioso leggere tra i ricordi che condividi. Complimenti a te e complimenti all'artista del dipinto, mi piace moltissimo che si possa leggerlo in due modi. Buon fine settimana

Linasolopoesie ha detto...

Ciao Costantino .
Come sempre i tuoi racconti sono sempre colmi di emozioni che sai trasmettere . Questo racconto poi di tua nonna prende l'anima . Che bei ricordi! E quanti sacrifici! Per non parlare del dipinto di Giada .Davvero bello . Ciao Lina

DIANA. BRUNA ha detto...

Caro Costantino eccomi qua per leggere di questa casa Vietnamita e...tutto mi immaginato fuorché di trovare uno spaccato di vita di emigranti. Che bello il modo come con delicatezza hai saputo dirci della vita della tua nonna in una terra straniera facendoci immaginare i sentimenti che potevano animarla. E' triste però che quel tratto di ferrovia sia rimasto così, in un angolo...dimenticato.
Ciao carissimo, buona serata
Bruna

Costantino ha detto...

Sciarada,Fabipasticcio,Lina, ricordi piccoli ma importanti,tramandati a me,e che, nella loro piccola valenza, mi ha fatto piscere condividere.

Bruna, storie di emigrazione, di scoperta di un mondo allora agli antipodi, e rammarico per tutto quel lavoro di costruzione e ricostruzione che le esigenze contabili hanno chiuso.

Anna B. ha detto...

Curiosare nei racconti-ricordi altrui è affascinante e un po' imbarazzante ma quando si viene invitati a farlo li si sente anche un po' nostri!

Achab ha detto...

Grazie per aver condiviso,una storia bella e di altri tempi e tu sei riuscito a scriverla con il cuore,buona serata Costantino.

Costantino ha detto...

Un saluto ed un ringraziamento ad Anna e ad Achab, per i graditissimi commenti.

Costantino ha detto...

Ed un augurio a tutti di Buon Natale e Buon Anno.

Guard. del Faro ha detto...

Ciao Costantino,
sono approdato qui, seguendo le tue indicazioni e devo dire che sono rimasto colpito da questa testimonianza, in bilico fra memorie care e rammarico per ciò che si è perduto e non può tornare più.
Permettimi di complimentarmi con te, non solo per il brano, ma per aver avuto una nonna davvero ammirevole!

Costantino ha detto...

Grazie Guardiano, hai centrato perfettamente quello che volevo esprimere, compreso il ricordo di una persona unica per bontà e coraggio.

Cristina Berardi ha detto...

Grazie per aver condiviso la storia della tua nonna....credo che i suoi tempi fossero tempi eroici! A noi spetta di ricordarli e farli ricordare
a presto :=)

Costantino ha detto...

Grazie Cristina per la tua condivisione di un ricordo per me indelebile.
Buon Natale,Costantino.

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