...tante finestre differenti, come lo sono fra loro gli esseri umani e i loro punti di vista sul mondo.

Le finestre spalancate da

vicoli stretti e ampiezza di...vedute




un passaggio angusto...quasi un voler costringer le persone ad incolonnarsi in fila indiana. Mi son trovato spesso a passar sotto quelle edere e ad immaginar la vita tra quelle scalette e quegli austeri portali di pietra, ho chiuso gli occhi per sentir in quel denso silenzio vociar di madri e schiamazzi di ragazzini sguscianti...gli uomini a lavorar nelle cave, e mi ha quasi strozzato il magone nell'ora più bella del giorno, al calar del sole, nel godere dei profumi di un meritato e atteso desio. E dopo? dopo c'era il mese mariano, maggio, con i suoi fiori e i suoi odori, a venir fuori dall'inverno tutti di corsa trafelati, a rotolar nell'erba...maggio era il dopo cena, le preghiere casa per casa, l'unico modo d'uscir di notte per noi quattordicenni ancora acerbi per andar per strada e per trovar la nostra. Maggio, rosari e lucciole, ch'eran così tante che quasi vedevi il sentiero nel bosco, tante quante le ciliegie che rubavi dal ramo più vicino alla finestra con ancora la lampada accesa....tante, come le cose che son cambiate...niente rosari, niente ciliegie ma un mondo nuovo e un nuovo modo. Ora c'è la città, il condominio, il pianerottolo dove se t'incontri non ti conosci e a malapena ti saluti, dove pochi son i sentimenti e molti i risentimenti dove però c'è il mondo globale, internet, la chat, il forum, dove tutti c'incontriamo e ci salutiamo, ci conosciamo e non lo sappiamo, ci vediamo anche se mai lo faremo davvero...mi piace molto questo tuo blog e mi spiace d'esser arrivato tardi con il mio piccolo fotogramma di vita. A presto.

Massa, Carrara, Colonnata

Della mia visita a Massa, nel 1980, mi rimane il ricordo del Castello, del Palazzo Cybo-Malaspina, della Basilica, ed una foto davanti ad una bella fontana.
Lo stesso giorno, a Carrara, a vedere il Duomo di Sant'Andrea, e a comperare tre stupendi gufetti in marmo che mi piace conservare ancora.
Andammo via col pensiero che qui non saremmo, purtroppo, più venuti : troppo vasta e troppo "ricca di bello" l'Italia per permettere un ritorno sui propri passi.

Invece, più di trent'anni dopo, eccomi, un po' per caso, di nuovo a Carrara, a riabbracciare con lo sguardo il centro storico e ad avventurarmi sulla strada delle Cave di Marmo.
A rimanere stupefatto di fronte a quei monti, bianchi non per la neve, che hanno favorito il genio di Michelangelo, Canova, Giambologna, addentrandomi curioso in una cava, autentica Casa di Giganti.
A verificare dal vivo quanto avevo visto e letto sui libri, illudendomi, per qualche ora, di essere scultore tra grandi scultori.


Carrara

 

Infine a Colonnata, paesino d'incanto sotto i monti Apuani, dove nessun menù, nessuna portata prescinde dal lardo, che permea del suo inconfondibile sapore persino i cioccolatini ed ogni dolciume.
Felice, un po' sorpreso, di essere tornato da queste parti, e di portare a casa nuove conoscenze e qualche piccola emozione.


Costantino


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