...tante finestre differenti, come lo sono fra loro gli esseri umani e i loro punti di vista sul mondo.

Le finestre spalancate da

Lampi di felicità



Restare abbracciati nella notte
nella capanna
sotto le lenzuola
la tenda degli indiani
con il fuoco acceso
il naso freddo è un piccolo radar
vestirsi di pelle per guardare nel buio
svestirsi di tutto
per cullare una brace
restare abbracciati
aspettando l'estate
aspettando il sapore salato
della pelle sudata

Quando al buio
sotto le coperte ridi
so che vedi una luce
il lampo della felicità
il fuoco che al mattino
ancora riscalderà





Cando/Quando.

Cando t’ap’a lassare

Cando t’ap’a lassare sola-sola,
non lasses ch’in su coro sa tristura
si let su logu de s’amore meu;
lassa ch'abbarret issu, tott'intreu,
po t’indulchire in pettus s’amargura,
contàndedi assunessi calchi fola.
E si m’as a giamare, su mudine
t’at a risponder chi prùs non bi so;
ma non prangas e non ti disisperes;
sa vida nostra mudat, ite cheres,
a bortas ti dat gosu, a bortas no,
e tottu in custa terra tenet fine.


Quando ti lascerò

Quando ti lascerò sola,
non lasciare che nel cuore la tristezza
prenda il posto del mio amore;
lascia che lui resti, tutt’intero,
per addolcirti nel petto l’amarezza,
raccontandoti almeno qualche fiaba.
E se mi chiamerai, il silenzio
ti risponderà che non ci son più;
ma non piangere e non disperarti;
la vita nostra cambia, che vuoi,
a volte ti da gioia, a volte no,
e tutto in questa terra ha una fine.


  Giangavino Vasco 

orso
                                                                 

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