...tante finestre differenti, come lo sono fra loro gli esseri umani e i loro punti di vista sul mondo.

Le finestre spalancate da

Magia



Cos'è la magia?
E' l'attimo nel quale tutti gli elementi circostanti, naturali e no, entrano in simbiosi con i nostri sensi e creano un momento unico e sublime. Spesso fugace.
La vera magia sorprende, circuisce. E' il primo sorriso del figlio appena nato, è la notizia che ce l'abbiamo fatta quando sembrava persa ogni speranza. E' vedere finalmente l'aurora dopo una catena interminabile di tramonti, è il gol al 90° dopo essere stati in svantaggio per tutta la partita.

E' la fotografia perfetta, scattata esattamente nell'attimo in cui tutto era giusto.
Un millesimo di secondo prima gli occhi sarebbero stati chiusi, il treno troppo lontano, il mare agitato, il gabbiano posato.
Un millesimo dopo il sorriso sarebbe svanito, il treno già passato, il mare scuro, il gabbiano un fastidioso graffio nell'orizzonte.

E' la sequenza irripetibile di note legate da un tempo segnato dal destino, che non può essere che quello, né troppo lento né troppo veloce. Quello e solo quello.
E' la musica dimenticata che ci abbraccia proditoriamente una notte, quando siamo alla guida, completamente immersi nel buio e circondati dai monti e dal mare che non vediamo, ma sentiamo accanto. Siamo ipnotizzati dal fascio di luce sull'asfalto, imbevuti di pensieri e cieli stellati, quando all'improvviso partono le prime note di una vecchia canzone, rimasta nascosta per decenni.
Gli occhi leggermente socchiusi, il formicolio nella testa e una leggera esitazione nell'aumentare il volume dell'autoradio ci fanno capire che la magia si è creata.

Ma se la magia fosse tutta qui, potremmo in qualche modo prevederla, anticiparla, provocarla. Invece, ribadisco, la vera magia deve sorprendere, circuire.

E' la fotografia perfetta, scattata esattamente nell'attimo in cui tutto sembrava fuori posto.
Un millesimo di secondo prima i capelli sarebbero stati ordinati, la ballerina sul palco perfettamente a fuoco, il promontorio nitido.
Un millesimo dopo i capelli avrebbero avuto modo di riassettarsi, la ballerina di riacquistare contorni precisi, il promontorio di liberarsi dalla foschia.
Per descrivere la magia non c'è niente di più adatto di una meravigliosa foto mossa, sfuocata, controluce. Una foto involontaria, casuale, trovata mentre ne cercavamo un'altra, ma che non cambieremmo per niente al mondo. Alchimia impenetrabile.
Una volta chiesi a Gianni Berengo Gardin se gli fosse mai capitato, nel corso della sua lunghissima esperienza di fotografo, di notare -- durante lo sviluppo di un rullino -- particolari inseriti nelle foto senza volerlo. "Succede praticamente sempre", rispose.

E' la sequenza improvvisata di note legate da un tempo non scritto, vivo soltanto nella testa del musicista, senza passato né futuro, morto mentre nasceva eppure eterno.
E' il concerto di Colonia di Keith Jarrett o l'assolo di sax di un brano jazz mai suonato prima d'ora.
E' una passeggiata nel bosco che non so ancora quando farò, è un tuffo nell'acqua che adesso non esiste, è un ricordo che sta arrivando dal futuro, sono gli occhi di mia moglie in mezzo a milioni di altri.

La magia mi ha sorpreso e circuito solo quando non l'ho inseguita. E, come sempre, ci rincontreremo in tutti gli istanti che non so se vivrò, ma ho già vissuto mille volte.

Mansardo


3 commenti:

Costantino ha detto...

Bellissimo concetto ,la magia che "sorprende,circuisce".

Giò ha detto...

Magico è tutto ciò che ci meraviglia e non sappiamo perchè ... come tutte le "cose" che racconti nel tuo "magico" post...

Paolo Cabras ha detto...

La magia e tutto nelle cose come nei fatti, senza niente può essere lo stesso. Le tue sono tutte ottime definizioni.

ciao
Paolo

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