
un passaggio angusto...quasi un voler costringer le persone ad incolonnarsi in fila indiana. Mi son trovato spesso a passar sotto quelle edere e ad immaginar la vita tra quelle scalette e quegli austeri portali di pietra, ho chiuso gli occhi per sentir in quel denso silenzio vociar di madri e schiamazzi di ragazzini sguscianti...gli uomini a lavorar nelle cave, e mi ha quasi strozzato il magone nell'ora più bella del giorno, al calar del sole, nel godere dei profumi di un meritato e atteso desio. E dopo? dopo c'era il mese mariano, maggio, con i suoi fiori e i suoi odori, a venir fuori dall'inverno tutti di corsa trafelati, a rotolar nell'erba...maggio era il dopo cena, le preghiere casa per casa, l'unico modo d'uscir di notte per noi quattordicenni ancora acerbi per andar per strada e per trovar la nostra. Maggio, rosari e lucciole, ch'eran così tante che quasi vedevi il sentiero nel bosco, tante quante le ciliegie che rubavi dal ramo più vicino alla finestra con ancora la lampada accesa....tante, come le cose che son cambiate...niente rosari, niente ciliegie ma un mondo nuovo e un nuovo modo. Ora c'è la città, il condominio, il pianerottolo dove se t'incontri non ti conosci e a malapena ti saluti, dove pochi son i sentimenti e molti i risentimenti dove però c'è il mondo globale, internet, la chat, il forum, dove tutti c'incontriamo e ci salutiamo, ci conosciamo e non lo sappiamo, ci vediamo anche se mai lo faremo davvero...mi piace molto questo tuo blog e mi spiace d'esser arrivato tardi con il mio piccolo fotogramma di vita. A presto.
6 commenti:
Chiedo perdono agli altri, se saluto l'arrivo delle tue parole direttamente qui. Non l'ho fatto mai per nessuno, malgrado ogni voce di questo blog ed ogni spazio che ogniuna ha costruito siano per me un piccolo miracolo di umanità, un regalo prezioso che ho ricevuto e ricevo col cuore spalancato e la fiducia ricostituita. Ma il tuo arrivo...è particolare per me. Mi perdoneranno, se scrivo qui la gioia infantile, purissima, di trovare finalmente in questa casa la tua finestra spalancata. È accaduto davvero come speravo...alzando gli occhi su questa casa, all'improvviso, la tua finestra aperta mi ha riempito il cuore di felicità. Ben arrivato Antonio, è stata una vera gioia aspettare la felicità del tuo arrivo. A presto.
Com'è bello ricordare i rosari,le lucciole,i maggiolini del mese mariano,e le sue calde serate prodromiche alla estate.
Poi,nel prosieguo della vita,ognuno fa una scelta che,comunque,comporta qualche rinunzia.
Un racconto,ed una stupenda immagine,degne assolutamente dell'entusiasmo di Red,al quale aggiungo il mio personale grande apprezzamento.
Un saluto a tutti e due.
si sente un buon profumo in questo post
Nel confronto tra il vicolo stretto e il condominio largo, è il condominio a perdere.
la tua ottima prosa racconta un quadro di vita di altri tempi, reale e pieno di sapore
Bellissime parole, pensieri che si possono toccare, che tornano in mente, che rivivo, ho sentito queste emozioni sulla mia pelle come un brivido, mi sono commossa, sono tornata al tempo che fu, che allora scorreva inesorabilmente lento e monotono e che ora rimpiango. Grazie
Emiliana
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